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Intervista a Riccardo Grosso della Riccardo Grosso Blues Band

Radio Roccella | 14 Aprile 2025

La Riccardo Grosso Blues Band è composta da un gruppo di musicisti  che hanno dedicato anima e corpo al Blues. Oggi parleremo con Riccardo Grosso ,armonicista e front man.

Il Blues per lui è stata una scelta di vita che lo ha portato a solcare le strade delle grandi città della musica e mettere le basi per il grande viaggio. Una esperienza che gli ha dato molto artisticamente ma anche la forza e il coraggio di rientrare in Italia e mettere in piedi una Band.

Sound36:Ciao Riccardo, ci risentiamo dopo il tuo fantastico concerto al Rocca Blues Festival di Roccella Ionica dell’anno scorso. Come stai?

Ciao! È un piacere risenirti. Sto bene, grazie,sempre in movimento tra concerti, prove e lezioni.
Il concerto al Rocca Blues Festival è stata una serata intensa, piena di energia e partecipazione.
Di quelle dove senti che la musica arriva davvero a chi hai davanti, Non vedo l’ora di tornare.

Sound 36:Ci metterò una buona parola. In questo ultimo periodo ho scoperto che molti giovani stanno venendo fuori alla grande. Tu sei un maestro dello strumento, raccontaci della sua magia seduttiva.

L’armonica è uno strumento che ti mette a nudo: se suoni, si sente subito chi sei. Non puoi  fingere.
Quando la usi bene, non imiti , ma suoni. È questo che affascina chi ascolta. L’armonica è diretta, cruda, personale.

Sound36: Ci conosciamo da qualche anno e non ti ho mai chiesto dei tuoi inizi. Come è nata questa tua passione, che ti vede oggi tra gli italiani emergenti?

È nata perché da ragazzino guardavo i Blues Brothers, con Elwood/Aykroyd che suonava l’armonica.
Da lì mi si è aperto un mondo: But t erf i eld, Junior Wells, Sonny Boy II, Little e Big Walter, James Cotton, Mark Ford, Andy Just, Musselwhite. Poi, per una serie di event i troppo lunghi da raccontare, sono finito a New Orleans da Johnny Sansone, con cui ho condiviso il palco per tre mesi. Ma prima sono passato anche da casa Musselwhite. E nel 2019, per chiudere il cerchio, ho suonato con la Blues Brothers Band. Nel frattempo continuo a studiare e insegnare.

Sound36:Tanti sono stati i precursori dell’armonica blues, nomi che non sono più tra di noi ma present i con la loro storia,che illumina la strada di molti che oggi calcano i palcoscenici di mezzo mondo. Chi è stato il primo a darti  l’input per gonfiare i polmoni e soffiare dentro le ance di una armonica ?

I primi tre colpi di fulmine che hanno cambiato completamente la mia visione dell’armonica sono stati : Buttertield nel Muddy Waters Woodstock Album, Kim Wilson nella raccolta Portfolio dei Fabulous Thunderbirds, Junior Wells in Drinkin’ TNT & Smokin’ Dynamite. Aggiungerei Musselwhite (Cont i nental Drif ter, Harmonica According To, e i lavori con Waits), Sansone (Watermelon Patch), Sonny Boy Williamson II con Help Me. E poi… vabbè, mi fermo.

Sound36:Nomi che solo a sentirli vengono i brividi.

Gli inizi per ognuno sono duri ed impegnativi,se vuoi farcela devi studiare e rinunciare a qualcosa. Allora suoni e risuoni,prendi le sberle e risuoni ,fino a quando non arriva quel giorno che capisci qual’è la tua strada.
Musicalmente parlando,insieme alla tua band,quale indirizzo avete intrapreso ?
Sia io che Flavio Paludetti veniamo da anni passati ad ascoltare e suonare blues, e questo si sente nel nocciolo del suono della band. Ma non siamo mai stati interessati a suonare come, quanto a suonare cosa. Per noi è importante il sound deciso, presente e mai timido.
La libertà di improvvisare, che tiene alta la tensione per noi e per chi ci ascolta. E un repertorio originale, che ci rappresenti davvero

Sound36: Confermo,ho avuto la fortuna di verificare. La cosa che mi ha colpito dai primi ascolti i dei vostri lavori è stata la grinta,la sicurezza e l’originalità di come avete realizzato alcune cover.Io dico sempre che le cover per un musicista sono come il bacio della morte: o le fai bene, o meglio lasciar stare se non vuoi soccombere. Cosa mi puoi dire in merito?

Se un pezzo non gira per davvero,fluido, solido, credibile per me è meglio lasciar perdere. Secondo me alle persone non interessa sentire Mojo Working, ma sent i re buona musica. Se scegli una cover, deve essere come una giacca usata: la indossi e dici “è mia”. Altrimenti  non sta in piedi, e si sente.

Sound36:Abbiamo parlato di te, adesso credo che sia il caso che ci parlare della band.
Chi sono i componenti?

Alla chitarra c’è Flavio Paludetti , che secondo me è uno dei chitarristi più interessanti del circuito.
Riesce a passare da sonorità ruvide e crude ad arrangiamenti sofisticati e tecnicamente impegnativi senza mai perdere suono e con quella sana cattiveria Ora è tornato con noi Carmine Bloisi, un batterista che di chilometri ne ha fatti , e si sente,dà peso e groove a tutta la band.
Al basso c’è Lorenzo Miatto.

Sound36:Mi ha colpito molto il vostro affiatamento. Ho avuto la possibilità di ascoltare in anteprima alcuni brani che sono in lavorazione e che ho trovato interessanti .
Cosa sta bollendo in pentola?

Le idee partono da me e Flavio: lavoriamo in demo, poi le portiamo in giro on the road e le rodiamo davanti al pubblico. Stiamo organizzando le sessioni di registrazione, ma prima di scegliere dove, ci stiamo muovendo con attenzione. Ho già fat t o l’errore di registrare in uno studio tecnicamente perfetto, ma non aveva il nostro ascolto. Il disco non è mai uscito. Vogliamo che il prossimo suoni come si deve, non solo bene. Nel frattempo stiamo anche scrivendo nuovo materiale.

Sound36:I dischi sono un ottimo toccasana, ma mai come i concert i dal vivo, dove tu dai sempre il meglio di te stesso. L’Europa vi aspet t a Italia compresa?

Stiamo lavorando attivamente al booking per portare il nostro show in Francia, Germania, Svizzera, Austria, e ovviamente Italia. Siamo pronti a salire sul palco ovunque ci sia un pubblico che ha voglia di ascoltare musica vera.

Sound36: Mi ha fat t o piacere avert i con noi su Sound36 e speso di vederti ancora dal vivo con la tua band.Un abbraccio e a presto.

Grazie a te. Ora dobbiamo solo suonare, e suonare bene. Il resto viene da sé.
Non servono slogan, servono concert i dove la gente non guarda il telefono. E noi siamo pronti .

Sound36: La redazione condivide. A presto.

Di Gianfranco Piria

Pubblichiamo per gentile concessione del magazine Sound36.

Written by Radio Roccella





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